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Ritorno a lavoro e alla vita: niente sarà più uguale ma con la stampa 3D può essere più facile

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La stampa 3D sarà protagonista anche nei prossimi mesi: vediamo perché.

Il ritorno a lavoro e alla vita sociale comporta una convivenza con il Covid-19 che implica inevitabilmente la necessità di adottare qualche precauzione in più e di cambiare alcune abitudini. Distanziamento e contatto fisico ridotto al minimo indispensabile, per un po’, faranno parte del nostro quotidiano.

La stampa 3D protagonista anche nella fase 2 e 3

E sicuramente per gli italiani, e per i popoli latini in genere, abituati al contrario, questo può sembrare strano, soprattutto all’inizio. Alcuni strumenti ci possono aiutare a rendere il rispetto delle regole di igiene e di sicurezza il più naturale possibile. Pensiamo ad una tecnologia che è stata protagonista durante la fase più acuta dell’emergenza Coronavirus: la stampa 3D. Abbiamo già parlato dei progetti per creare mascherine e visiere protettive 3D ma soprattutto della geniale idea dei respiratori con componenti stampate in 3D che ha permesso ad alcuni ospedali saturi di gestire l’emergenza.

Anche nella fase 2 e 3, i prodotti ottenuti tramite stampanti tridimensionali esplicano il loro potenziale. Dal ritorno a lavoro agli spostamenti della vita quotidiana: alcuni esempi innovativi di stampa 3D.

A lavoro con i mezzi pubblici: contactless garantito dalla stampa 3D

Gli incentivi del governo per la fase 2 puntano a ridurre al minimo anche gli assembramenti nei mezzi pubblici. Pensiamo, ad esempio, al bonus fiscale per le bici che punta a sostenere la mobilità eco e individuale (bici, anche elettriche e monopattini). Tuttavia per molti lavoratori i mezzi pubblici restano realisticamente l’unica soluzione per recarsi a lavoro. Stando ai dati della rete ATM di Milano, solamente in metro nella città metropolitana si spostano circa 900 mila persone al giorno. Come farlo in sicurezza? Oltre alla regole base già sopra menzionate e che tutti, speriamo, conoscono (distanza di sicurezza, gel mani, mascherine etc) due sono le idee che vi segnaliamo legate alla stampa 3D.

La prima è pensata proprio per i viaggi in metropolitana, sopra menzionati. Chi prende la metro con frequenza sa che uno dei punti di maggiore contatto (e rischio contagio) è localizzato nel poggia mani (attacco in ferro dal soffitto del vagone o sbarre di sicurezza nel convoglio) che serve a tenersi in equilibrio se si viaggia in piedi.

L’emergenza sanitaria rispolvera un’invenzione che, in realtà, risale a sette anni fa: dall’idea dei designer Lorenzo Ronzoni e Daniele Fumagalli nasce Handleme.

Gli stessi ideatori spiegano “abbiamo pensato di riproporre il progetto oggi, sperando di dare un piccolo contributo al grande momento di difficoltà che stiamo vivendo”. Si tratta in pratica di una maniglia personale e portatile funzionale come gancio in sicurezza ai pali della metro, sia in verso orizzontale che verticale. Grazie alla stampa 3D i designer hanno potuto produrre anche da casa le maniglie handleme mediante prototipazione rapida. Quest’ultima permette di perfezionare modelli e progetti in tempi rapidi.

Viaggi in treno dopo il Coronavirus: le porte intelligenti con maniglie stampate in 3D

Chi viaggia in treno, invece, potrebbe porsi il problema di come entrare nel vagone o uscirne senza toccare direttamente la maniglia della porta. La Russian Railways (RZD) sta testando 36 attacchi per maniglie fornite da Siemens Mobility.

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Questi  accessori permettono facilmente di aprire le porte con un gomito o una parte inferiore del braccio senza usare le mani riducendo così il rischio di diffusione di germi o virus come Covid-19. L’azienda ha implementato il parco macchine aziendali con due stampanti 3D Stratasys per essere di aiuto nella manutenzione della flotta di treni russi. Sabrina Soussan, CEO di Siemens Mobility, ha spiegato: “la stampa 3D ci offre la flessibilità di produrre e sostituire pezzi di ricambio noi stessi in qualsiasi momento delle attività quotidiane. Stiamo utilizzando questa tecnologia ora per produrre rapidamente attacchi per maniglie su richiesta in modo da poter soddisfare la crescente necessità dei nostri clienti di misure speciali di protezione e salute”.

Riaprono gli uffici e i negozi: ma chi apre le porte con le mani?

L’invenzione dell’apriporta hands-free che vi illustriamo si deve ad un’azienda belga: la Materialise.

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Punto di forza di questo apriporta contactless è la semplicità, sia di utilizzo che di realizzazione. Il prodotto finale si compone di due componenti stampate in 3D che vanno fissate tramite viti sulla maniglia. La porta con questo sistema si apre comodamente con l’avambraccio. Nessun contatto con le mani. Il primo template stampabile gratuitamente dal sito riguarda le maniglie cilindriche: la società ha fatto sapere di star lavorando ad un progetto universale. Chi ha una stampante 3D può stamparlo facilmente seguendo le istruzioni.

Se potessi scegliere un oggetto da stampare in 3D per rendere più facile la tua giornata tipo (trasporto, rientro in ufficio etc) e sentirti più al sicuro che cosa vorresti produrre? Dicci la tua: magari qualche azienda di stampa 3D non aspetta altro che realizzare il tuo progetto o magari, con una stampante 3D, potresti crearlo tu stesso.

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