La tecnica di stampa tridimensionale è in evoluzione continua per perfezionare la qualità di stampa contenendo al tempo stesso i costi. L’obiettivo dunque è duplice. A livello estetico uno dei problemi più frequenti riguarda l’oozing. Di che cosa si tratta più esattamente e come evitarlo? A questo scopo serve il test di retrazione nella stampante 3D.
Se la stampante 3D lascia fili: il fenomeno oozing
Se tra gli spostamenti la stampante 3D lascia “fili” sul foglio si parla di effetto oozing. A livello visivo si noteranno filamenti nell’immagine che ricordano una ragnatela. Cerchiamo di capire senza entrare in eccessivi tecnicismi da che cosa dipendono questi filamenti e come evitarli. I parametri da considerare sono sostanzialmente tre:
- temperatura (perché se non si trova quella giusta, un filamento sciolto più del dovuto determinerà delle perdite in fase di spostamento tra due parti stampate);
- distanza;
- velocità di retrazione.
Impostazione stampante 3d per una stampa di qualità
Dunque per evitare problemi di oozing nella stampa tridimensionale basta impostare i parametri massimi? Non proprio. Anzi, impostazioni sbagliate potrebbero paradossalmente peggiorare la situazione determinando l’effetto stringing. Tra gli esempi di errori più ricorrenti c’è l’impostazione di una temperatura troppo bassa: questo porta ad una ridotta viscosità della plastica sciolta e alla conseguente mancanza di pezzi di layer. In questo contesto si inserisce anche la questione della velocità di retrazione: impostarla su livelli eccessivi determina un graduale e progressivo consumo del filamento. Il sistema, ruotando troppo velocemente, finisce per graffiare il filo invece di spostarlo. Il materiale che si accumula nell’ingranaggio peggiora il grip e alla fine gira a vuoto. Anche la distanza di retrazione è un parametro importante: per ogni modello di stampante 3D esiste una distanza di retrazione consigliata, che dipende dal tipo di hot end installato. Se si aumenta questa distanza eccessivamente il filamento potrebbe finire su un punto più freddo del canale quindi, raffreddandosi, torna solido e intasa l’hot end.
Ecco perché salire troppo con la retrazione può risultare controproducente: è sufficiente il minimo necessario per togliere la pressione.
Stampa tridimensionale perfetta: il test di retrazione
Online si può scaricare il test di retrazione per stampanti 3d. Il file è già stato elaborato ed è pronto alla stampa e compatibile con tutte le stampanti 3D cartesiane con misure non inferiori a 150mm x 150mm x 160 mm.
Basta scaricare il file *.Gcode e metterlo nella SD della stampante 3d o lanciarlo via USB. La stampa partirà cambiando valore ogni 5 mm fino a compimento. Si nota facilmente che, con il diminuire della temperatura, il problema è meno evidente.
Se fate il test sappiate che in genere i materiali flessibili e il Nylon sono più difficili da trattare: in questo caso bisognerebbe evitare di esagerare con il valore di retraction.
Eseguite il test a più riprese attuando il minor numero di modifiche contemporanee possibili e procedendo per gradi nel regolare il valore della retraction; poi settate la temperatura del materiale, infine attivate Wipe e le altre feature accessorie. Questo permette di capire come risponde la stampante ad ogni singola modifica.