Se state sperimentando la stampa 3D da neofiti probabilmente uno dei primi problemi con cui dovrete fare i conti è la calibrazione del piano di stampa, il cd primo layer. Di che cosa si tratta e perché è tanto importante?
Primo layer perfetto: da che dipende
Il primo strato è fondamentale perché costituisce la base dell’oggetto stampato in 3d. Deve essere perfetto per garantire il risultato impeccabile della stampa. Questo dipende dal piano di stampa che dovrà essere “in bolla”, ossia allineato, calibrato e senza deformazioni.
Due le parole d’ordine che possiamo individuare: pulizia e uso corretto del piano di stampa.
Come preparare la superficie di stampa: pulizia e manutenzione
Non è necessario pulire la superficie di stampa all’avvio di ogni processo, a patto però che non si tocchi con mani o oggetti sporchi.
Se state stampando in 3D con un materiale plastico (ABS, PLA etc) la soluzione più comune è l’alcol isopropilico al 90%. In alternativa si può usare alcol denaturato. Diverso il discorso per la stampa 3D con filamenti di PETG, XT e CPH. In questo caso meglio usare un agente separatore, ad esempio la classica colla stick. Ciò serve a scongiurare un’adesione eccessivamente tenace.
Molti usano anche i comuni detergenti per vetri o per i piatti, non applicati direttamente ma su un tovagliolo.
L’acetone serve invece a ripristinare la capacità di adesione del PEI liscio. Si passa con cadenza mensile più o meno. Non esagerare per non rendere la superficie troppo fragile. Questa soluzione non va bene per piastre d’acciaio texturizzate.
Gli errori più comuni del piano di stampa
Le problematiche possono essere di natura diversa, soprattutto per i principianti o neofiti della stampa 3D. Vediamo le più frequenti.
Ugello troppo vicino dal piano
Nel primo caso non ci sarà spazio sufficiente per l’estrusione della plastica perché l’ugello sarà di fatto bloccato; l’altezza idonea dell’ugello può essere regolata tramite calibrazione del layer (con funzione Live adjust Z).
Se al contrario l’estrusore è troppo lontano, si noteranno delle linee tracciate sull’ugello che non combaciano tra di loro come dovrebbero ma sono separate da spazi.
Velocità di stampa eccessiva
Se l’operazione appena vista non dà risultati, provare a ridurre la velocità di stampa. Impostarla al 75% per i primi tre strati, per poi riportarla a livello normale. Questa riduzione serve ridimensionare le forze applicate al materiale fuso, contrastando il rischio di scarsa adesione.
Temperatura del piatto di stampa troppo bassa
E’ vero che il raffreddamento è uno dei parametri per stampe 3D in PLA di qualità. Ma questo non vale per il primo strato, che non andrebbe mai ventilato. Più tempo il primo layer resta caldo e più questo si lega al piatto raffreddandosi gradualmente. Ecco perché tutti gli slicer hanno come impostazione di default l’accensione del raffreddamento a partire dal secondo strato di materiale.
Primo layer per una stampa 3D perfetta: qualche trucco
Quelli visti sopra sono i principi cardine per una stampa 3D di qualità. Approfondiamo con qualche trucco in più per il primo layer:
- Calibrazione dell’estrusione: se nonostante le procedure sopra descritte per il piatto riscontrate anomalie nella stampa 3D del primo strato, il problema potrebbe stare proprio in una sottoestrusione o, al contrario, in una sovrastrusione. Controllate se la quantità di materiale estruso è corretta.
- Altezza del primo strato: è importante aumentare l’altezza del primo strato in proporzione al diametro dell’ugello, ad es. con un nozzle da 0,4 mm meglio non superare i 0,3 mm.
- Temperatura: aumentare di qualche grado quella dell’ugello aiuta a rendere la plastica più viscosa per una migliore qualità di stampa.
Come accorgerti se hai un problema con il primo layer
Per concludere questa guida sul primo layer della stampa 3D facciamo una carrelata degli errori visibili legati a questo difetto:
- Se non riesci a costruire l’oggetto 3D probabilmente il primo layer non aderisce bene;
- Se noti un diametro del filamento irregolare, probabilmente sta usando materiale di stampa di finitura scadente;
- Se l’oggetto stampato in 3D appare deformato, l’adesione del primo layer potrebbe essere verosimilmente parziale;
- Se non riesci a staccare l’oggetto stampato in 3D, l’adesione al piatto è eccessiva.