consumo-stampanti-3D

Consumi: bollette più basse con la stampa 3 D

Tempo di lettura: 3 minuti

No non vi stiamo proponendo di stampare bollette della luce 3D con importo più basso! Purtroppo questa non può essere la soluzione per affrontare questo inverno con un caro bollette già annunciato e che sta spaventando gli italiani. La situazione è indubbiamente preoccupante: i prezzi al consumo di energia elettrica, gas e altri combustibili sono saliti in media di oltre il 50% e la tendenza non accenna ad invertirsi.

Se i consumi domestici aumenteranno, immaginiamo la batosta per chi ha attività o aziende con dispositivi accesi.

L’articolo vuole smentire il timore di chi pensa che, in questa situazione, sarebbe impossibile mantenere una stampante 3D (o magari più dispositivi) in funzione. E’ stato dimostrato che la tecnologia di stampa additiva consuma meno di quella sottrattiva. Speriamo in questo modo di essere di aiuto sia a chi ha già una stampante 3d ed è preoccupato dei consumi prossimi, ma soprattutto chi stava valutando di prenderne una e ora è in dubbio. In questo secondo caso, peraltro, ricordiamo che il noleggio stampante 3D è anche un modo per testare effettivamente i consumi reali.

Quanta elettricità consuma una stampante 3D

Rispondere a questa domanda in modo assoluto non è facile. Ovviamente in primis perché dipende anche dal modello e dalla potenza. Ma anche altre componenti incidono su questo valore, ad esempio le dimensioni del letto di stampa da riscaldare. Volendo fare una media possiamo dire che una stampante 3D ha bisogno di 125 watt di potenza per funzionare un’ora. Si vabbè ma quindi quanto mi costa? Fissando un prezzo per la materia prima di 0,58 €/Kwh escluso iva e tasse parliamo di poco più di 7,25 centesimi l’ora. Se pensiamo ad una piccola stampante 3D per uso domestico la cifra si abbassa e può essere più che dimezzata. Ovviamente il valore generico dipende dal prezzo dell’energia elettrica in base alla propria offerta contrattuale attiva.

Dove leggere i consumi della stampante 3d

Se vuoi evitare sorprese in bolletta leggi prima di tutto il manuale del dispositivo. Dovresti sicuramente trovare una voce sui consumi. Va anche detto che quanto leggerai si riferisce al consumo massimo previsto, che, per fortuna, non è sempre quello effettivo. Per un risultato accurato può usare un monitor per il consumo dell’elettricità.

Analizza i consumi delle singole componenti

Il processo di stampa 3D prevede più fasi che coinvolgono diverse componenti. Il dispendio maggiore serve per scaldare l’ugello e il piano di stampa. In particolare il secondo richiede circa 260 watt per accendersi e poi altri 80 per restare in funzione. Dunque già ridurre la temperatura del letto riscaldante permette di risparmiare sui consumi di stampa. Attenzione però: se si abbassa troppo la stampante 3D non stamperà più bene. Quindi occhio a non esagerare!

Insomma non è la stampante 3D il dispositivo che deve preoccuparti con gli aumenti delle bollette. Consuma quanto il tostapane (o come il tuo pc fisso)! Te lo dico ancora più chiaramente: lasciare la stampante 3D accesa per dieci ore ti incide meno di un euro sulla bolletta (sempre tenendo conto che dipende da diversi fattori quindi prendi il dato con elasticità).

Peraltro ti lascio qualche trucco per risparmiare ancora di più.

Stampa 3D green: come risparmiare ancora di più

Se aggiungi un involucro di stampa al letto e all’ugello questi raggiungeranno la temperatura più velocemente. Inoltre lavorare in una camera di stampa chiusa aiuta molto a tenere il piano di stampa e l’ugello “caldi”. Altrimenti, in ambienti freddi, faticano ad arrivare a temperatura.

Altra strategia è ridurre i tempi di stampa perché se la stampante 3D lavora più velocemente consumerà meno energia. Come? Ci sono diverse tecniche. Ad esempio puoi aumentare l’altezza del livello, ridurre il riempimento o togliere i supporti.

La scelta dei materiali anche può fare differenza perché alcuni si sciolgono a temperature più basse: ad esempio il PLA non deve diventare caldo quanto l’ABS.

Ultima soluzione? Stampa una bolletta 3D più economica! Ironia a parte speriamo che questa guida possa aiutarti ad usare la stampante 3D con maggiore serenità e consapevolezza anche in questi tempi bui.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *